
Per le vie del centro storico di Viterbo e’ stato diffuso nella mattinata di sabato 2 aprile materiale informativo per il si’ al referendum che si svolgera’ tra due settimane. L’iniziativa e’ stata realizzata dal “Centro di ricerca per la pace e i diritti umani” che giorno dopo giorno e quartiere per quartiere sta promuovendo nel capoluogo altolaziale la conoscenza e la coscientizzazione affinche’ il 17 aprile anche a Viterbo vi sia un pieno esercizio della democrazia da parte della cittadinanza con un voto consapevole e responsabile in difesa dell’ambiente, della salute, dei diritti dell’umanita’ presente e delle generazioni future.
Il referendum per fermare le trivellazioni che devastano l’ambiente marino dinanzi alle coste italiane e’ infatti coerente con i referendum degli scorsi anni contro la follia nucleare e in difesa dell’acqua come diritto umano e bene comune: ha come fine concreto la difesa della biosfera, dei diritti umani, della democrazia.
E le vicende giudiziarie degli ultimi giorni confermano la necessita’ di un impegno corale della popolazione per la legalita’ e per la democrazia; cosi’ come gli incontri internazionali degli ultimi decenni – fino al piu’ recente di Parigi – confermano la necessita’ di fermare il disastro ambientale globale che un modello di sviluppo centrato sulla massimizzazione del profitto di ristrette oligarchie sta provocando ai danni della biosfera e dell’umanita’ intera.
Nel corso dell’iniziativa itinerante per le vie del centro storico e’ stato diffuso l’appello firmato da Osvaldo Ercoli, Antonella Litta, Emanuele Petriglia, Alessandro Pizzi e Peppe Sini, che da anni a Viterbo e nell’Alto Lazio sono tra i principali animatori di rilevanti iniziative per la legalita’, in difesa dell’ambiente e del diritto alla salute, di solidarieta’ e condivisione.
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L’appello diffuso recita:
“Al referendum del 17 aprile voteremo si’.
Per difendere le coste italiane dalle devastazioni, dal degrado e dai pericoli provocati dalle trivellazioni.
Per difendere dall’inquinamento l’ambiente marino e tutte le sue forme di vita.
Per difendere il diritto di tutte le persone alla salute e a un ambiente salubre.
Per difendere il diritto delle generazioni future a un mondo vivibile.
Per difendere la bellezza della natura, un bene comune prezioso e insostituibile.
Per sostenere l’approvvigionamento energetico da fonti pulite e rinnovabili.
Per far cessare lo sfruttamento dissennato e distruttivo delle risorse naturali.
Per far prevalere la ragione, la responsabilita’, il diritto, la solidarieta’.
Con la forza della verita’, con la forza della democrazia, per il bene comune.
Al referendum del 17 aprile voteremo si’.
Osvaldo Ercoli, Antonella Litta, Emanuele Petriglia, Alessandro Pizzi, Peppe Sini”
*Conversando con i cittadini incontrati nel corso dell’iniziativa il responsabile della struttura nonviolenta viterbese ha ancora una volta argomentato le molte, forti ed inconfutabili ragioni per votare si’ il 17 aprile, “un atto concreto di democrazia e di responsabilita’: per difendere dall’avvelenamento e dalla devastazione l’unico mondo vivente casa comune dell’umanita’ intera; per difendere il diritto di tutti gli esseri umani a una vita degna, solidale, sobria e felice; per contrastare poteri criminali e regime della corruzione; per muovere da una societa’ del sopruso e dello spreco, della rapina e della distruzione, della menzogna e della violenza, verso una societa’ della civile convivenza, del rispetto e della condivisione, del pieno riconoscimento del valore della vita e della dignita’ di ogni essere umano”.
Il “Centro di ricerca per la pace e i diritti umani” di Viterbo
Viterbo, 2 aprile 2016