
“POTENZA, 6 arresti per traffico e smaltimento di rifiuti, 60 indagati, sospensione della produzione di petrolio Eni in Val D’Agri e dimissioni del Ministro dello sviluppo economico Federica Guidi.”
Con la sospensione della produzione del Centro Oli di Viggiano, a seguito degli arresti, si palesa da subito il ricatto a cui queste multinazionali vogliono sottoporre la Basilicata: il diritto al lavoro degli operai di Viggiano diventa merce di scambio per ottenere la disponibilità dei beni sequestrati dalla Magistratura a seguito delle indagini.
La strategia produttiva finalizzata solo al profitto pretende di avere un intero territorio asservito ai suoi bisogni e un’area franca da qualunque tipo di controllo (ambientale, giudiziario, democratico). Questa strategia calpesta i diritti dei cittadini e, come dimostra l’indagine di ieri, è disposta ad utilizzare anche metodi non legali, grazie al tacito consenso del potere politico, pur di raggiungere i suoi scopi.La classe politica dominante si dimostra subordinata e dipendente dalle multinazionali, burattino i cui fili vengono manovrati dalle lobbies, la commistione tra politica e interessi economici personali è quantomai palese.
Il nemico da contrastare è l’impero delle multinazionali, che ha messo in piedi un sistema di sfruttamento globale, capace di corrompere e scavalcare diritti. Abbattiamo questo modello economico imperiale estromettendo le multinazionali dalla gestione delle energie e sostituendovi un modello autogestito, comunità energetiche che agiscano dal basso, all’interno di modelli economici che diano risposte anche ai diritti occupazionali dei lavoratori di Viggiano e non solo.
Spinti da questo grave episodio giudiziario ci mobilitiamo tutti per il giorno 05/04/2016 alle ore 14.00 presso la sede della Regione Basilicata in via Verrastro a Potenza per rivendicare la fine delle estrazioni in Basilicata
.Non c’è più spazio per chi sfrutta, né qui né altrove !
NO TRIV BASILICATA