
Chi semina grano semina giustizia, usciamo dall’era dei fossili
Appello degli imprenditori per votare SI al referendum del 17 aprile
Chi semina grano semina giustizia
diceva Zarathustra profeta iranico più di 3500 anni fa.
Il grano è cibo è vita è comunità. Infine davvero giustizia.
Il grano è pane e l’origine di pane è pa’, dal sanscrito padre, protezione e nutrizione.
Difficile sostenere anche uno solo di questi termini si adatti al petrolio. Anche per la sua origine: il petrolio come i diamanti e i metalli fanno parte della cultura dell’estrazione e sempre sono causa di impoverimento ed inquinamento delle terre da cui provengono.
Il grano come le idee cresce e ricresce nella fertilità di un ambiente che si rinnova e diventa circolare.
Oggi è possibile seminare il vento, coltivare il sole e le energie rinnovabili che portano democrazia e creatività, rispettano la natura, preservano l’ambiente e portano benessere per molti e non per alcuni. Sono simbolo di una nuova economia fondata sulla circolarità.
Questo referendum contro le trivelle è per noi, che operiamo in imprese che vogliono uscire dall’economia fossile per partecipare alla costruzione di una economia del ricambio, del consumo consapevole, l’occasione per raccontare le nostre esperienze, per rappresentare un percorso possibile e praticabile.
In questo secolo non solo non ci possiamo permettere di rimanere fossili ma dobbiamo pretendere soluzioni che sono a portata di mano. Vanno coltivate e volute con forza.
E per giustizia.
Il petrolio è divenuto la più insostenibile delle materie prime del nostro pianeta, per gli effetti ambientali e sociali del suo accaparramento, , e per le tensioni locali e internazionali che innesca. L’economia alla quale il petrolio 150 anni fa ha dato origine, quella fossile, rappresenta il passato.
Ci meritiamo una storia nuova e diversa, che è già cominciata attraverso molte bellissime imprese e start up del nostro paese impegnate nella creazione di percorsi alternativi ai combustibili fossili, tesi a recuperare un rapporto fecondo con la natura.
PRIMI FIRMATARI
Lucio Cavazzoni, presidente del Gruppo Alce Nero; Pasquale Pistorio, già vicepresidente di Confindustria; Gianluigi Angelantoni, Presidente di ANEST, Associazione Nazionale Energia Solare Termodinamica; Simone Togni, presidente di ANEV, Associazione Nazionale Energia del Vento; Tonino Capacchione, vicepresidente nazionale Sindacato Italiano Balneari Confcommercio; Claudio Di Rollo e Benedetto Fracchiolla, rispettivamente presidente e direttore di Finoliva, Bari; Matteo e Salvatore Aloe, fondatori di Berberè; Andrea Bertoldi, direttore di Brio, Verona; Rita di Padova, direttore generale Fondazione Siniscalco Ceci Emmaus ONLUS, Foggia; Enea Roveda, amministratore delegato di Lifegate, Milano; Lino Nori, presidente di Controllo Biologico, Bologna; Primo Barzoni, presidente di Palm SpA, Viadana (MN); Agostino Re Rebaudengo, presidente di AssoRinnovabili; Massimo Vaccari, presidente di Triciclo srl.